Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori: “In questi difficilissimi tempi, la fiducia e la stima reciproche con la clientela ci danno forza”

Il gruppo di ristoratori di Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori con Walter Filiputti
Il gruppo di ristoratori di Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori con Walter Filiputti

“Non aggiungeremo nulla di nuovo al dramma che sta vivendo la ristorazione e l’Italia intera. Noi del Consorzio Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori vorremmo semplicemente dare un messaggio almeno di coraggio e anche, sotto il profilo umano, di gratitudine.”

A parlare, a nome dell’intero gruppo, è Walter Filiputti, presidente del noto consorzio Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori. 20 anni di attività alle spalle, il gruppo conta 20 tra i top restaurant della regione, che si sono confrontati fra loro virtualmente sulla piattaforma di Zoom per vedersi anche se attraverso uno schermo, ragionare insieme, cercare di capire il difficilissimo momento e delineare le possibili strade da percorrere all’indomani del lockdown.

Molti dei locali associati hanno deciso di organizzarsi per il food delivery, portando le loro prelibatezze a domicilio. Ciò che ha colpito i ristoratori è stata la positiva accoglienza della proposta da parte dei clienti. Non appena lanciato il messaggio sui social, sono arrivate le prime richieste.

“Ciò che li ha stupiti maggiormente – racconta Filiputti – è il senso di riconoscenza e gratitudine ricevuto. Si sono invertite le parti. Il fatto che i clienti li ringrazino per il servizio offerto, siano lieti di sentirli e di scegliere i loro piatti per le proprie tavole premia l’impegno e il lavoro di tutti questi anni. Fiducia e stima corrisposte che confermano come il rapporto con la clientela sia reale e non di facciata. Un patrimonio di grande importanza.”

Certamente organizzare un servizio di food delivery non è facile: la macchina operativa e normativa è complessa, i menu sono necessariamente meno articolati del solito e anche i numeri bassi rispetto alla norma ma, nonostante ciò, l’accoglienza ricevuta ha dato loro la forza di lottare.  I locali del gruppo che sono in città (Trieste, Udine, Pordenone) sono ovviamente più avvantaggiati, ma ad attivare il delivery sono anche vari ristoranti di località più piccole o defilate.

Le oltre due ore di analisi e pensieri a voce alta hanno confermato che il gruppo è compatto e che il Consorzio sarà molto utile nella fase di ripartenza.  “E ciò vale anche per il gruppo allargato, che conta oltre sessanta aziende con i vignaioli e gli artigiani del gusto, che condividono il nostro percorso – precisa Filiputti.  Tutte sono convinte che l’unione fa la forza. Mai come in questi momenti, lo percepiamo chiaramente”.

In queste prime settimane di stop, il Consorzio ha elaborato e sta iniziando a trasmettere i suoi messaggi sui canali social: con il nuovo video che lo descrive, ad esempio, ma anche con i mini video che gli chef lanceranno da dopo Pasqua, coinvolgendo le eccellenze delle aziende partner, in attesa della riapertura.

 “Altro non c’è da aggiungere – conclude Filiputti – se non che anche la gratitudine può generare forza”.