Il futuro del vino nei “Quaderni di agricoltura” a cura di Walter Filiputti

Quaderni di agricoltura_libroDopo le collane dedicate al mondo del gusto e a quello dell’artigianato, la Camera di commercio di Pordenone-Udine prosegue il suo viaggio alla scoperta dei comparti produttivi della sua terra, prendendo “appunti”, questa volta, su “Quaderni di agricoltura”. Questo è infatti il titolo della nuova collana edita da Vinibuoni – Gustosì, il cui primo volume, presentato lunedì 16 dicembre in una Sala Valduga davvero al completo, va ad approfondire l’articolata ed esuberante realtà del vino, uno dei fiori all’occhiello del territorio, che permette di far conoscere il Friuli Venezia Giulia in tutto il mondo.

A raccontare questa realtà e anticiparne gli sviluppi, con sguardo preparatissimo, è un narratore d’eccezione, Walter Filiputti, giornalista e scrittore che conosce la viticoltura, si può dire, dalla nascita e ne ha fatto una delle specializzazioni della sua vita e della sua carriera professionale, presidente del consorzio Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori.

«Alle sue parole, ai suoi racconti sempre originali, alle sue chiacchierate con i vignaioli, alle sue analisi puntuali è stata affidata la trama di queste pagine – commenta il presidente Giovanni Da Pozzo –. In esse, oltre a tante luci, emergono anche minacce e rischi a cui il comparto sta andando incontro. È però un volume di speranza, che guarda con enorme fiducia ai giovani produttori, ma anche di critica costruttiva a un sistema VignetoFvg, perché vuole dare un contributo scientifico serio al dibattito che ruota attorno al vino regionale, e soprattutto dare uno stimolo a superare ostacoli e imboccare strade nuove, per non rischiare di rovinare uno dei patrimoni di maggior ricchezza della nostra identità territoriale. Confidiamo dunque che i suggerimenti di Filiputti possano essere raccolti da imprese e istituzioni, perché la nostra viticoltura non perda occasioni preziose per difendere la sua qualità e sappia costruire con intelligenza e lungimiranza il suo futuro e il suo sviluppo».

Proprio al futuro guarda la pubblicazione anche nella forma, com’è stato evidenziato anche nel corso della presentazione, moderata dal giornalista del Messaggero Veneto Maurizio Cescon e che ha visto l’intervento, oltre che di Da Pozzo e Filiputti, anche dell’editore Francesco Busso. Snello e pratico nel formato, il volume è compendiato per la prima volta anche da un sito internet, che va ad ampliare e completare l’edizione cartacea con informazioni aggiuntive, immagini e video-interviste, rendendo il progetto cross-mediale, come questi tempi di comunicazione e innovazione tecnologica richiedono. Il libro, acquistabile nelle migliori librerie friulane dai prossimi giorni, è accompagnato dal portale www.quadernidiagricoltura.it.

Al futuro si ispira dunque l’intera pubblicazione, che contiene anche una lettera aperta ai giovani vignaioli, a cui l’autore ha voluto rivolgersi e con cui ha avuto modo di dialogare e costruire anche una sorta di gruppo di riflessione e lavoro per i prossimi anni.

«Se ai giovani dai, ricevi tanto di più; se trasmetti loro conoscenza, esperienza ed entusiasmo, loro ti ripagano con il rispetto, il coraggio, la voglia di mettersi in gioco e una nuova visione – dice Filiputti nelle prime pagine del volume –. Hanno determinazione e tanta voglia di fare, ma soprattutto sanno dialogare tra di loro e confrontarsi senza gelosie. Questa lettera aperta è dedicata a tutti i giovani vignaioli del Friuli Venezia Giulia, nessuno escluso».

La pubblicazione si inserisce nel solco dell’intensa attività dell’ente camerale a supporto delle sue imprese, in questo caso del mondo vitivinicolo, comparto in un cui la Camera si distingue particolarmente, grazie al suo operato e alla vivacità delle aziende che si relazionano a essa.

La collana “Quaderni di Agricoltura” segue una prima collana dedicata alle imprese del gusto delle diverse aree geografiche del Friuli, che ha censito 195 produttori e 178 ristoratori, tutto in 5 volumi,  e la collana, in quattro volumi, dedicata agli artigiani del fare, con le storie di 228 artigiani.