La tarcentina di Rizzo: soffice dolcezza delle Feste

E’ leggera e gustosa e il suo aspetto ricorda quello di un morbido panettone ma in realtà il suo impasto nasconde gemme golose come pinoli, uvetta, noci e fichi. E’ la Tarcentina, pura dolcezza lievitata che deve le sue origini ad Alessandro Rizzo e sua moglie Catia, titolari dell’omonimo panificio pasticceria a Tarcento, che da sempre realizzano sfiziose bontà all’insegna della leggerezza e digeribilità.

La storia. Tutto ha inizio con il ritrovamento di un’antica ricetta dell’Ottocento della pinza, dolce dalla forma rettangolare che non convinceva per la sua mancanza di morbidezza. Così per Alessandro e Catia è iniziata la sfida che li ha portati a rivisitare questo prodotto della tradizione “in chiave soffice”, con lievito madre e l’aggiunta di una giusta quantità di farina di mais (sì, proprio quella della polenta!), donandogli una forma più “tondeggiante”, un vero inno alla morbidezza. Se amate il panettone, questo dolce vi sorprenderà con il suo profumo così soave e avvolgente e la sua persistenza aromatica al palato.

Per gustarla al meglio. Accompagnatela con una crema allo zabaione al Ramandolo, sarà pura estasi per il vostro palato.

E’ il dessert perfetto per le Feste e il regalo ideale per le persone che vi stanno più a cuore. Si potrebbero scrivere pagine e pagine sull’eccezionale bontà di questo dolce, ma in realtà la cosa più saggia da fare è gustarla, a Tarcento – accanto al ponte sul Torre –  al Panificio pasticceria caffetteria Rizzo.

 

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